Neurosystemics n° 20/2022

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A proporlo non è un sindacato ma un’associazione, i “Patriotic Millionaires”, che riunisce più di 100 miliardari e moltissimi milionari nord americani ed europei. In una lettera aperta indirizzata al World Economic Forum di Davos e firmata fra gli altri da Abigail Disney, l’erede del celebre Walt, si afferma che “Come milionari noi sappiamo che il corrente sistema di tassazione non è equo; mentre il mondo ha sofferto in questi due anni, molti di noi possono dire di aver visto aumentare la loro ricchezza durante la pandemia. Pochi di noi, forse nessuno, può invece dire onestamente di aver pagato il giusto di tasse”.

Secondo un recente studio di Oxfam (per la versione integrale della ricerca clicca qui), nel corso degli ultimi due anni, le fortune dei 10 individui più ricchi del mondo sono salite da 700 miliardi di dollari a 1.500 miliardi di dollari, a un ritmo di circa 15.000 dollari al secondo. “Se questi dieci uomini dovessero perdere il 99,993% della loro ricchezza domani, sarebbero comunque più ricchi del 99% di tutte le persone su questo pianeta; ora hanno una ricchezza 6 volte superiore a quella dei 3 miliardi di persone più̀ povere” ha affermato Gabriela Bucher, direttore di Oxfam International.

Nello stesso periodo, ricorda la denuncia di Oxfam, “163 milioni di persone sono cadute in povertà̀ a causa della pandemia: ogni 4 secondi 1 persona muore per mancanza di accesso alle cure, per gli impatti della crisi climatica o per fame.

Dall’inizio dell’emergenza Covid-19, ogni 26 ore un nuovo miliardario si è unito ad una élite composta da oltre 2.600 super-ricchi le cui fortune sono aumentate di ben 5mila miliardi di dollari, in termini reali, tra marzo 2020 e novembre 2021”.

Se da una parte i monopoli detenuti da Pfizer, BioNTech e Moderna hanno permesso di realizzare utili per 1.000 dollari al secondo e creare 5 nuovi miliardari, dall’altra meno dell’1% dei loro vaccini ha raggiunto le persone nei paesi a basso reddito. La percentuale di persone che muore a causa del virus nei paesi in via di sviluppo è circa il doppio di quella dei paesi ricchi. E oggi nei Paesi a basso reddito è stata vaccinata appena il 4,81% della popolazione.

Sebbene questa situazione abbia spinto più di 130 paesi a sottoscrivere un accordo per garantire che le grandi aziende paghino un’aliquota fiscale minima globale di almeno 15%, con l’obiettivo di rendere più difficile per loro evitare la tassazione, i “milionari patriottici” hanno affermato che i ricchi devono contribuire di più.