“Dobbiamo ridare il senso alle parole. Cosa significa valutare? Vuol dire dare valore, non trovare un colpevole, non da fare un elenco e indicare l’ultimo.
Inoltre dobbiamo considerare la differenza il più grande dei valori. È la differenza che fa differenza. La valutazione intesa come dare valore apre spazi al miglioramento.
Nella Pubblica Amministrazione non possiamo percorre una valutazione che si esprima in cifre perché, a differenza di chi fa valutazione in una azienda, abbiamo la responsabilità sociale. Credo che una pubblica amministrazione che agisca per una responsabilità sociale faccia sviluppo.
Lo sviluppo è una fecondazione di aspettative, di vocazioni del territorio, è un mondo che si muove attraverso emozioni, passioni e consapevolezza. La pubblica amministrazione serve per fare questo.
Dobbiamo riflettere e investire sul cambiamento mentale, non dobbiamo avere paura, dobbiamo ricercare gli stimoli creativi che ci mettano in condizione di esplicitare quello che possiamo valere in un dato ambito, in un dato contesto (…)
Inoltre non dobbiamo dimenticare che la comunicazione esterna c’è se prima c’è comunicazione interna e il valore delle relazioni è il primo gradino che rende esplicito il merito. Quindi è importante dare valore alla capacità di ascolto e di relazionarsi tra le persone“.