“Impegnatevi!” è l’ultimo libro di Stéphane Hessel, una conversazione con Gilles Vanderpooten, giornalista francese, in cui l’autore pone l’accento sull’impegno e sulla responsabilità, al fine di poter costruire un futuro migliore basato su uno sviluppo compatibile con le risorse della Terra e dei popoli, su una vera alternativa economica più equa e giusta, sull’ecologia. Inoltre esorta a resistere ai diktat del profitto che non considera con rispetto l’uomo né il pianeta in cui viviamo.
Hessel, nato nel 1917, ha partecipato alla stesura della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” del 1948: egli ricorda che i valori che si trovano in essa non sono cambiati e l’uomo non può essere calpestato né travolto da logiche lontane dal concetto di umanità. Dopo aver affermato, nel breve saggio Indignatevi! del 2010, che l’indignazione è motore dell’impegno e ribadito la necessità dell’indignazione, in Impegnatevi! Hessel non può insegnare l’impegno e si limita ad un ragionamento sul tema fornendo numerosi spunti e idee.
Ognuno di noi dovrebbe indignarsi e agire concretamente, non solo a parole, poiché, insieme, c’è più energia per poter cambiare. Un rischio per l’umanità può nascondersi ovunque anche nella mancanza di libertà d’espressione e nell’impoverimento culturale. Pertnato è più che mai urgente prendere sul serio i veri valori su cui si basa il mondo.
Hessel afferma che nei vari problemi connessi alla crisi mondiale attuale, non è sufficiente la sola presa di coscienza, ma è necessaria una strategia regolamentata che agisca globalmente e che sia caratterizzata da armonia tra le parti coinvolte. Per Hessel, fondamentalmente, l’uomo può dirsi tale nella coscienza della propria responsabilità e nell’impegno che profonde nell’agire.
L’autore ha fiducia nell’essere umano perchè può riuscire ad affrontare le problematiche più difficili ma, non deve mai sottovalutare i pericoli che potrebbero essere in agguato; insomma, l’uomo dovrebbe avere un atteggiamento “in equilibrio” fra la fiducia e l’attenzione critica.
Costruire delle alternative, guardare al domani e trasmettere gli insegnamenti alle nuove generazioni accogliendo le nuove idee: «La visione del mondo di domani come…più giusto, sostenibile, assennato, può essere soltanto globale. Ma la realizzazione e l’azione che contribuiscono ad un simile mondo possono essere soltanto locali», considerazioni come questa, unita all’idea fondamentale che «ogni generazione è in grado di trovare il suo posto e il suo impegno sartriano, secondo il quale un uomo è un vero uomo soltanto quando è davvero impegnato e si sente responsabile», possono stimolare il pensiero di chi certe domande già se le pone.