Negli anni Cinquanta l’agente della CIA Chief si stabilì a Ivrea per osservare da vicino l’idea di società di Adriano Olivetti. Le sue passeggiate per la capitale del mondo olivettiano produssero un dossier da pochi anni desecretato. Quegli stessi passi li ha percorsi Giancarlo Liviano D’Arcangelo per evocare, partendo dalle grandi fabbriche di vetro sulla via Jervis, l’essenza più profonda e affascinante di una storia forse irripetibile.