Il paradosso è evidente: siamo nell’era della comunicazione, ma più si comunica meno ci si comprende. La sensazione è diffusa. Nell’era dell’iper-comunicazione sembra prevalere l’incomunicabilità.
Serve allora, da un lato tornare ai fondamentali, dall’altro verificare le potenzialità del corretto uso delle nuove tecnologie, senza correre il rischio del determinismo tecnologico.
La comunicazione interna deve innanzitutto ritrovare una coerenza con la comunicazione esterna, sorella ricca molto più competitiva, che spesso prosciuga quasi tutti i budget.
Se non vuole fare la fine della sorella povera, della Cenerentola, la comunicazione interna deve ritrovare una posizione strategica in un nuovo piano di comunicazione integrata.
Un altro aspetto è quello del posizionamento funzionale. Vi sono esempi in cui la struttura della comunicazione interna rientra nell’area delle Risorse Umane, ma vi sono numerosi esempi in cui viene inserita nella Direzione Comunicazione. Anche in questo caso è necessario ristabilire un dialogo tra le due funzioni, al di là dell’organigramma prescelto, senza cristalizzare un rapporto, poco trasparente e poco efficace, da “separati in casa”.
Vi è poi il rapporto con le diverse tipologie di comunicazione interna, l’analisi delle esperienze e delle migliori prassi, il censimento e il repertorio degli strumenti, vecchi e nuovi.
Esperienze interessanti e produttive sembrano essere quelle di Internet e delle televisioni aziendali.
Con la comunicazione interna l’azienda rappresenta se stessa nei confronti dei collaboratori, in una sorta di rappresentazione teatrale. Con questa disciplina si entra, più o meno consapevolmente, nel mondo dell’azienda simbolica, nella produzione di simboli, di miti e riti d’impresa, che devono ritrovare un nuovo senso e una maggiore efficacia e consapevolezza, dentro sia un piano di comunicazione sia dentro la gestione innovativa delle risorse umane. Per fortuna la sindrome del Grande Fratello orwelliano di “1984” sembra lontana (ma è davvero così?). Per sfortuna riemerge e ritorna un’altra sindrome, quella dellla Torre di Babele, in cui ciascuno parla il proprio linguaggio e tutti lamentano la mancanza di comunicazione.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Chairman
Marco Rotondi
Presidente IEN
Grammatica e pragmatica della comunicazione interna
Walter Passerini
Giornalista del Sole 24ORE, docente dell’Università Cattolica di Milano, esperto di comunicazione interna
Il rapporto fra Comunicazione Interna e Risorse Umane
Andrea Zorzi
Direttore Comunicazione Interna Banca Intesa Sanpaolo
Questions Time 1
Domande per cogliere le opportunità offerte dalle riflessioni
e dalle esperienze dei relatori
lunch-buffet di primavera
L’uso della televisione aziendale.
Analisi di due casi: dall’esperienza Vodafone a quella Technogym
Giampaolo Colletti
Internal Communication-Business & Brand tv Manager Technogym
Il rapporto fra Comunicazione Esterna e Comunicazione Interna
Filippo De Caterina
Direttore Comunicazione Istituzionale L’Oréal Italia
Il rapporto fra Comunicazione Interna-Esterna e Risorse Umane
in un’azienda sanitaria
Roberto Ragazzi
Responsabile Comunicazione Ausl Boloogna
Questions Time 2
Domande per cogliere le opportunità offerte dalle riflessioni
e dalle esperienze dei relatori
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