Si è svolta il 10 e l’11 luglio a Firenze, la seconda edizione di Woodcoop, “Woodcoop, Generazioni che cambiano il mondo”, l’appuntamento annuale organizzato da Generazioni, il coordinamento degli under 40 che operano nelle cooperative aderenti a Legacoop nato con l’obiettivo di promuovere la cultura e il modello cooperativo tra i giovani come strumento di integrazione, riscatto sociale, soluzione occupazionale e risposta ai fabbisogni territoriali e collettivi.
La realtà delle cooperative giovanili è un fenomeno molto rilevante a livello nazionale: al 2014 le cooperative giovanili, secondo i dati elaborati dal Centro Studi Legacoop analizzando dati Unioncamere, sono 13.474, pari al 9,1% del totale. Quasi la metà si trova nei servizi. Il dato più interessante riguarda però la loro capacità di crescere nonostante la crisi. Se tra le cooperative esistenti una su dieci è giovanile, questa percentuale sale a una su quattro (26,2%) tra le nuove nate, quota che sfiora una su tre (30%) al sud. Tra le cessazioni, viceversa, solo il 7,7% riguarda giovani cooperative.
“Per il titolo dell’iniziativa – spiega Matteo Ragnacci, confermato coordinatore di Generazioni – ci siamo ispirati a Woodstock, una esperienza con cui condividiamo una forte voglia di rinnovamento. A Firenze inoltre abbiamo messo insieme tante energie giovani per lanciare una sfida al futuro della cooperazione. In un momento di crisi come questo, in cui i modelli capitalistici sono sempre più orientati al ricavo, il sistema cooperativo diventa basilare per il tessuto del Paese perché è l’unico che riesce a mettersi al servizio della collettività. Abbiamo anche costituito da poco la rete dei giovani cooperatori europei perché la coooperazione travalica i confini e perché crediamo che questa Europa abbia bisogno di cooperazione. Vogliamo smettere di essere specchi e diventare finestre aperte al mondo”.
“La cooperazione ha aiutato il Paese ad attraversare la crisi“ ha detto il Presidente di Legacoop Mauro Lusetti. ”Anche negli anni più bui, quando tutti licenziavano, abbiamo creato 27.000 nuovi posti di lavoro. Oggi vogliamo essere in prima linea affinché la ripresa diventi l’occasione per costruire una nuova economia, un mercato più equo e pulito. Lo possiamo fare perché questi sono i nostri valori, che mettono al centro il lavoro e non la finanza, la comunità e non il profitto individuale, la sostenibilità e non la speculazione. Per farlo vogliamo fare pulizia, accompagnare alla porta chi non rispetta i nostri valori, e dare sempre più spazio nella nostra organizzazione e nelle nostre imprese alle giovani cooperatrici e ai giovani cooperatori, alla vostra carica ideale e capacità di innovare”.
Nel pomeriggio di sabato 11 luglio si sono svolte le due tavole rotonde conclusive dell’evento:
- “R-innoviamo facendo rete. La rete dei giovani cooperatori europei come opportunità di crescita per le cooperative” alla quale hanno partecipato Alfonso Aliberti, European Youth Forum, Mattia Affini, Portavoce OOP! Giovani Confcooperative, Anna Ascani, Deputata, Rete dei giovani parlamentari d’Europa, Andrea Lombardi, Cooperativa Uniser, Andrea Rapisardi, Cooperativa Lama, Aldo Soldi, Direttore Generale Coopfond, Luca Stanzani, Manutencoop.
- “Generare cultura cooperativa” alla quale hanno partecipato Rosa De Pasquale, capo del dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del ministero dell’Istruzione, Mauro Lusetti, Presidente Legacoop, Daniela Mori, Presidente Consiglio Sorveglianza Unicoop Firenze, Enrico Parsi, Direttore Scuola Coop, e Marco Rotondi Presidente IEN.
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