Neurosystemics n° 2/2015


Il cibo è stato, e continua ad essere, la principale forma di comunicazione tra un soggetto ed il suo ambiente, informandolo sulle disponibilità di cibo dell’ambiente che lo circonda, sulle tipologie, quantitative e qualitative dei nutrienti e anche sulle sue capacità di procurarselo.
Cosa, quanto e quando mangiamo sono le informazioni che l’organismo utilizza per adattarsi di conseguenza, per quanto gli permettano le sue risorse genetiche, in modo da sopravvivere al meglio in un certo ambiente, caratterizzato principalmente proprio dalla tipologia di alimentazione che esso consente.
Attualmente, invece, complici gli stili di vita, gli orari, il lavoro, le proposte alimentari, le informazioni che l’alimentazione odierna fornisce alla maggior parte delle persone sono molto fuorvianti per l’organismo e, alterandone il funzionamento, gli producono danni più o meno gravi e irreparabili.

Sulla base di questi concetti il professor Marco De Angelis,  medico esperto in Fisiologia Applicata all’Esercizio, Nutrizione e Postura ha elaborato un regime alimentare chiamato fisio-logico per sottolineare il fatto che segue la logica della fisiologia, cioè del funzionamento naturale del corpo umano.
Per mantenersi in salute o per riconquistarla, per perdere massa grassa in eccesso, per tornare in forma, per stare bene, per sentirsi meglio, per rendere di più, fisicamente e mentalmente, non contano le calorie, quanto piuttosto cosa e quando si mangia. Dopo anni di ricerca scientifica condotta con tre università italiane De Angelis ha sviluppato la Physio Logic Diet®.

L’idea della Physio Logic Diet® nasce dalla constatazione che l’alimentazione, nonostante le apparenze, ha assunto negli ultimi millenni un ruolo sempre più marginale, confinato nel tempo del pasto, sovrabbondante per necessità rispetto alle reali esigenze, e spesso limitato a pochi o addirittura un solo componente (pasta a pranzo e bistecca a cena), mentre il corpo funziona in maniera continua, abbisognando di tutti gli elementi che lo rendono ido-neo a funzionare al meglio (energia – carboidrati, ma anche materiale strutturale – proteine e grassi – ed elementi regolatori – vitamine e sali).
Questa alimentazione scorretta produce innumerevoli problemi, di rendimento ma anche di salute, più o meno importanti. Al contrario, un’alimentazione naturale, fisiologica appunto, tende a ristabilire un rapporto equilibrato tra l’uomo ed il suo ambiente, così come è stato per un milione di anni.
Immaginando quale è stato il rapporto primordiale con il cibo dell’uomo è semplice seguire la logica che fa del cibo un linguaggio di comunicazione tra l’ambiente e l’uomo, sulla base del quale l’organismo si auto-regola, modificando la sua composizione corporea, il suo metabolismo, la quantità di grasso accumulato.

 

CONVEGNO QUALITA’ DELLA VITA QUALITA’ DEL LAVORO

 

 

 

WORKSHOP “NUTRIZIONE CORRETTA, ATTIVITA’ FISICA E POSTURA”